La Badia a Passignano sorge su un sito isolato raggiungibile con una diramazione della strada chiamata nel medioevo "strada senese del Sambuco", percorso preferenziale per Siena utilizzato dai fiorentini almeno fino al 1200.
Passignano era uno dei castelli più potenti della Val di Pesa e la sua esistenza è storicamente documentata a partire dal XI°-XII° secolo, sebbene il colle ove sorge fosse sicuramente già sede di un 'guardingo' in epoca Longobarda. A differenza di tutti gli altri insediamenti fortificati dell'area, Passignano ha avuto un storia completamente diversa, tanto che oggi lo ritroviamo praticamente intatto, anche grazie a discutibili rifacimenti del secolo
scorso.
La
Badia, fondata nel 1049 da un seguace della riforma monastica vallombrosana, si presenta come un complesso monastico fortificato a pianta quadrangolare con torri angolari. Verso la metà del 1400 furono realizzati l'ampliamento del convento, con l'aggiunta dei chiostri, e le mura.
Nella corte, alla quale si arriva attraverso un viale di cipressi, si trovano gli edifici principali fra cui la chiesa di San Michele Arcangelo, risalente probabilmente al XIII secolo come mostrano la facciata, rivestita di filaretti di albarese, e la torre campanaria, entrambe purtroppo in gran parte rifatte . La cripta della chiesa, coperta da volticciole a crociera insistenti su quattro colonne con semplici capitelli, risale invece ad una precedente costruzione
romanica.
La chiesa si presenta con un'unica navata a croce latina, ristrutturata nella seconda metà del cinquecento, e poi di nuovo all'inizio del settecento e alla metà
dell'ottocento. Del 1549 è il tramezzo ligneo che divide la chiesa, opera del converso vallombrosano Michele Confetto, autore anche del coro ligneo con iscrizioni in greco e in ebraico. La Badia a Passignano infatti fu anche un centro di studi di lingue
orientali. La sagrestia è della seconda metà del cinquecento.
Di fronte alla chiesa si trova il portone d'ingresso al monastero, occupato da una piccola comunità di monaci vallombrosani. Il monastero è visitabile a richiesta la domenica pomeriggio con visita
guidata. Dal portone si passa in un piazzale caratterizzato da due torri e da un prospetto medievaleggianti, risultato dei rimaneggiamenti successivi al 1870, quando il complesso era una proprietà
privata. Il portale in pietra è invece originale del quattrocento. Visitabili sono il refettorio, la cucina e la sala del capitolo che si apre sul
chiostro.
Fuori dalle mura dell'abbazia si trova il piccolo borgo di Passignano con una casa-torre duecentesca e la chiesa di San
Biagio con affreschi del XV° secolo, aperta solo per la festa del santo.
Storia
della Badia a Passignano
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